Telecom nel caos per l'inchiesta sulle intercettazioni

Spiati Vieri e Adriano. Anche l'Inter si serviva da Tavaroli?

22/09/2006 - master

Si allarga la bufera che sta investendo i vertici di Telecom Italia, dopo un'inchiesta della magistratura milanese durata 2 anni.

Chi c'era dietro l'ex capo della sicurezza di Telecom Giuliano Tavaroli e dei suoi sospetti complici, Mancini e Cipriani? Possibile spillare oltre 20 milioni di euro all'azienda senza che nessuno si accorgesse di nulla? I più alti vertici potrebbero risultare coinvolti, si sospetta persino dell'ex presidente Tronchetti Provera.

Dopo il terremoto calcistico di questa estate, che ha colpito uno dei settori più importanti d'Italia, anche la più grande azienda delle telecomunicazioni del Bel Paese rischia di venire travolta dalla magistratura. Inoltre anche chi nel calcio si dichiara "onesto", potrebbe risultare meno pulito di quanto vorrebbe far credere. I sostetti di presunte intercettazioni illegali commissionate nel calcio, vero e proprio spionaggio industriale, c'erano già stati, ma ora si conosce anche chi avrebbe potuto avere i mezzi per ottenerle. Del resto i legami tra il Gruppo Pirelli-Telecom Italia e l'Inter, del quale consiglio di amministrazione fa parte anche Tronchetti Provera, sono molto stretti.

Si potrebbe persino sospettare, visti i probabili pericolosi intrecci tra i sospettati, forze dell'ordine e Servizi segreti, che l'inchiesta di calciopoli possa esser stata in qualche modo guidata da qualcuno: "A pensar male si fa peccato, ma molto spesso si ci azzecca".

22/09/2006 - master